Consigli dalle stelle con Samapatt…SATURNO-PLUTONE gli Dei del cambiamento

GLI DEI DEL CAMBIAMENTO

a cura di Samapatt Toschi

Care amiche delle stelle,
oggi voglio parlare degli “Dei del Cambiamento”, cioè dei pianeti lenti  o pianeti generazionali (e qui mi scuseranno gli esperti astrologi perchè non faccio una distinzione fra lenti e generazionali ma cerco di semplificare al massimo i concetti).

I transiti dei pianeti lenti, sono indice di cambiamenti, crisi, prese di coscienza, ma anche novità e opportunità sia a livello individuale che a livello collettivo.

Gli “Dei del Cambiamento” hanno quindi un effetto sulla mente collettiva, o ancor meglio sulla coscienza collettiva.

Il 2020 è sicuramente l’anno delle grandi congiunzioni.

Riporto qui quello che avevo scritto l’anno scorso al riguardo per non ripetermi troppo ( e ribadisco che per i transiti considero sempre 2 gradi di tolleranza ):

 

“ Nel 2020 ci troveremo di fronte a ben 3 grandi congiunzioni in Capricorno: prima fra tutte Saturno-Plutone, che e’ iniziata a dicembre 2019 fino al 9 febbraio 2020; successivamente Giove-Plutone che ci accompagna dal 16 marzo fino al 2 maggio  e dal 27 maggio al 24 luglio e ancora dal 25 ottobre al 30 novembre; infine la congiunzione Giove-Saturno dal 1° al 19  dicembre  in Capricorno e poi dal 20 dicembre 2020  al 10 gennaio 2021 in Acquario.

Gli eventi delle grandi congiunzioni riguardano sempre cicli planetari, eventi che, se pur collettivi, incideranno anche sulla nostra coscienza e consapevolezza, su ciò che siamo e su quello verso cui ci stiamo dirigendo.

Le grandi congiunzioni concludono sempre un ciclo. Questi cicli solitamente si concludono con una parte del vecchio mondo pronto a morire, e una parte pronta a rinascere e a venire alla luce. Essi vogliono solo simboleggiare cio’ che nel processo vitale e biologico avviene costantemente sotto ai nostri occhi: tutto cio’ che nasce e cresce e’ destinato a morire e di nuovo a rinascere.

 

Vorrei ora approfondire questo tema partendo dalla prima congiunzione in ordine temporale, Saturno-Plutone, che a mio avviso, ha segnato veramente la fine di una era ed è stato il punto di inizio di un processo di morte e rinascita che ci  sta coinvolgendo tutti.

Saturno, il signore del Karma, sta transitando in Capricorno, suo domicilio primario, anche se attualmente si è spostato temporaneamente in Acquario.

Gli archetipi che Saturno in Capricorno porta con se’ sono quelli dell’impegno, della responsabilita’, della disciplina, della capacita’ di autodeterminarsi, della lungimiranza, della tenacia, della determinazione e della pazienza. Saturno è il pianeta che misura la nostra evoluzione. Rappresenta una volontà superiore, possiamo chiamarlo destino o karma.

Rappresenta quindi quel qualcosa che va al di la’ della nostra volonta’ cosciente; in effetti i suoi transiti appaiono a volte come qualcosa di implacabile e ineludibile, come una forza che ci travolge.

Saturno per alcuni puo’ rappresentare il risveglio a dimensioni superiori, o diverse, rispetto a quelle vissuta finora,  oppure il buio, l’oscurita’,  per coloro che hanno perso di vista lo scopo ultimo di questa nostra esperienza terrena. Saturno è un maestro che ci pungola per farci contattare la nostra natura essenziale, il Sè superiore; da qui la spinta all’introspezione, a guardarsi dentro, alla solitudine, alla meditazione e a liberarsi di tutto quello che non è veramente necessario alla evoluzione.

Saturno, che negli antichi testi veniva raffigurato come uno scheletro con la falce, e’ colui che taglia i rami secchi, improduttivi, per permettere a nuovi germogli di sbocciare e fiorire nei tempi giusti.

La paura e’ l’espressione negativa dell’energia saturnina.

Plutone è il dio degli inferi, delle cose nascoste, il suo compito è quello di scavare nelle profondità della psiche portando a galla quello che è negato, escluso, vale a dire tutto quello che è inconscio e che fatichiamo ad accettare, includere nella coscienza solare.

Plutone e’ archetipo di morte e rinascita, trasformazione alchemica; i suoi simboli sono il serpente, il cui cambiamento annuale esprime una trasformazione profonda, che sfocia in una nuova pelle e in un nuovo corpo, e l’aquila che sorvola le immensità del globo terracqueo, simbolo dell’infinito, immagine dell’Anima strappata alla sua esistenza terrestre e al condizionamento greve della materia.

Plutone è l’archetipo del mondo sotterraneo, che ancora non è stato portato alla luce della consapevolezza solare, del mondo degli Inferi appunto. Ma è anche il dio delle ricchezze sotterranee, che sono i talenti e le risorse che emergono dal buio dell’inconscio dopo la profonda trasformazione operata dai transiti di  Plutone sulla psiche umana, collettiva e individuale.

Ora ditemi voi cosa ha potuto portare l’incontro fra questi due possenti titani, un cambiamento pressochè radicale, anche se il cambiamento radicale è il campo di azione di Urano.

Cambiamento che sta coinvolgendo tutta l’umanità, un vecchio mondo che sta morendo per lasciare spazio a quello nuovo, ancora tutto da immaginare e creare. Le forze coinvolte sono potentissime e sono tutte dentro di noi; la lotta fra il vecchio e il nuovo, fra la luce e il buio, sta accadendo dentro di noi e prima prendiamo consapevolezza di questo meglio ne verremo fuori facendo scelte adeguate e consapevoli. Io sono il cambiamento che voglio vedere realizzato attorno a me!

Mi fermo qui per non fare un post troppo lungo. Nel prossimo parlerò della congiunzione Giove-Plutone in Capricorno.

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