LUNA PIENA IN ARIETE consigli dalle stelle con Samapatt Eliana Toschi

LUNA PIENA IN ARIETE

a cura di Samapatt Eliana Toschi

La Luna Piena questo mese avviene  a 12°42‘ del segno dell’Ariete, esattamente il 5 ottobre alle 20:40, ora italiana, opposta al Sole in Bilancia.

E’ una Luna di Fuoco, trasformatrice e innovatrice

Il Fuoco, è l’elemento di trasformazione per eccellenza; è un principio purificante e rigenerante ma anche distruttore, se senza controllo (è anche associato alla violenza ). Simboleggia la creazione, l’impulso verso la vita, il nuovo inizio.

Questo plenilunio ci mette di fronte alla possibilità di integrare gli opposti: solitudine e intimità, individuo e relazione, io e l’altro, se’ individuale e se’ sociale.

Il Sole in Bilancia e la Luna in Ariete, che si trovano in opposizione, ( ripeto per chi non lo sapesse che durante la fase di Luna Piena, Sole e Luna sono sempre opposti ) diventano così il simbolo della conciliazione degli opposti dentro di noi, dell’accettazione dell’altro da se’, dell’armoniosa collaborazione fra diversità, del gioco di luce e ombra in cui siamo immersi per poterci poi riflettere nell’altro, che rappresenta il nostro specchio ma anche il nostro “nemico”, al fine di divenire completi in noi stessi e vivere pienamente e gioiosamente, anche soli.

Questa particolare Luna Piena porta a riconoscere entrambe le polarità, ying e yang, maschile e femminile, per trovare il punto d’incontro, la comprensione, o il sentire, che ogni cosa è al posto giusto, tutto è perfetto così come è.

E’ dunque  un “matrimonio alchemico” quello che può dispiegarsi durante questa Luna Piena sull’asse  Ariete – Bilancia.

Questo plenilunio si rivela così essere l’occasione di vivere armoniosamente in relazione (Bilancia) ma senza dimenticarci di chi siamo veramente ( Ariete).

E’ questa una Luna Piena molto potente sia in positivo che in negativo, poiché  i due luminari, Sole e Luna,  formano inoltre un aspetto reciproco di quadratura con Plutone, il signore degli inferi, delle cose nascoste: potrebbe quindi illuminare qualcosa che si trova in ombra nella nostra vita, che non è ancora stato portato alla luce della consapevolezza.

Di cosa si tratti ognuno dovrà scoprirlo da solo, e molto dipenderà dalla posizione dei pianeti nelle case e anche da quello che si trova attorno ai 12° dell’asse Ariete-Bilancia nella carta del cielo natale, gradi su cui si manifesta sia il potere lunare che quello solare!

C’è anche un altro aspetto molto importante, a mio avviso, di cui vorrei parlare in questo articolo ed è la posizione di quadratura  che si instaura fra Lilith in Sagittario e Chirone in Pesci. A sua volta Lilith è in congiunzione con Saturno in Sagittario.

Entrambi sono due “non allineati”, come mi piace definirli, e simboleggiano qualcosa che non è stato accettato, dunque non ancora guarito.

Ma fra i due c’è una differenza sostanziale: Chirone, pur sofferente per il rifiuto della madre, alla fine si arrende, accetta questo dolore e diventa un “saggio guaritore”; Lilith no, lei è selvatica e indocile, non vuole sottomettersi al maschile e reclama pari dignità.

E’ il simbolo della donna umiliata, violata, sminuita nella sua femminilità, nel suo valore intrinseco di dea, nella sua divinità.

In questo particolare momento del tempo, abbiamo l’opportunità di vedere anche in maniera piuttosto brutale  ma obiettiva, grazie al distacco di Saturno, queste fragilità dentro di noi, le nostre “ferite” legate all’abbandono, alla mancanza di amore e di cura, al rifiuto ma al tempo stesso ci viene chiesto di ergerci saldi e fiduciosi verso il Fuoco purificatore che brucia/perdona gli errori del passato per arrivare alla conciliazione  e all’armonia.

In questo periodo, così denso per molti, si possono operare delle scelte importanti per imparare ad amare la nostra parte nascosta, oscura

( ancora il richiamo a Plutone ) portando lenimento e sollievo verso antiche tematiche familiari legate alla mancanza di stima e fiducia in noi stessi, nel nostro valore e nel rapporto con l’altro, che stanno venendo alla luce con forza e determinazione.

Non vogliamo, e possiamo, più sottometterci a leggi ancestrali che regolano i destini umani fin dai primordi, che hanno scavato solchi profondissimi  e dolorosi nella nostra psiche, che ci imprigionano in comportamenti automatici, ripetitivi e primitivi.

E’ arrivato il momento di ergerci con tutto noi stessi per rivendicare il diritto di esistere così come si è, di riconoscere la nostra natura negata, disprezzata, derisa, mutilata.

Siamo divina coscienza creativa, negare una qualsiasi parte di noi significa negare la stessa natura della divinità. E condannarci alla mancanza di luce.

Questa è la semplice verità, e abbiamo bisogno di amici con cui camminare fianco a fianco verso la luce della verità.

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